OSCILLAZIONI PERCETTIVE

Edoardo Landi, Ennio Chiggio

dal 26 novembre 2016 al 5 gennaio 2017
Presenza in galleria: 61 - Pagine: 64 - Tavole a colori: 24

Interferenza lineare 21C

Doppia lastra di plexiglas incisa al laser, perni di acciaio
cm 45x45x5 Anno 2010

Struttura Visuale

Filo elastico nero su legno dipinto acrilico bianco
cm 85x85x3.6 Anno 1977

Comunicato stampa

di Federica Sardella

Ogni sapere è sapere sperimentale, risolvendosi nell’esperienza, o presenza. In ogni atto di pensiero, noi cogliamo sempre qualcosa come dato alla coscienza, e ci rendiamo certi della nostra esistenza in quanto lo siamo del nostro pensiero. Questo pensiero non è soltanto il pensiero razionale, ma anche il dubitare, l’affermare, il credere, il volere, l’immaginare, è, cioè, l’avvertire, l’avere coscienza in generale di un aspetto qualsiasi. Certamente ogni conoscere è di per se stesso anche fare, come ogni fare è conoscere. Noi siamo un’identità di organismo e spirito, la cui unità è vita psicofisica. (…) L’essenza dello spirito sta nella sua libertà obiettiva e nella sua autocoscienza, ma soprattutto nell’essere “atto”, scrivono Ennio Ludovico Chiggio e Edoardo Landi nel Documento teorico redatto in occasione della doppia personale presso lo Studio Enne di Padova nel 1961.

Ennio Ludovico Chiggio (Napoli, 1938) ed Edoardo Landi (San Felice sul Panaro, Modena, 1937), componenti dello storico Gruppo Enne, nato a Padova nel 1959 e scioltosi alla fine del 1964, dopo la fine di tale esperienza hanno portato avanti in modo indipendente le loro ricerche ed il proprio lavoro, senza rinunciare al confronto e allo scambio, tanto che oggi, a distanza di oltre cinquanta anni dalla loro prima mostra a due, le loro opere vengono proposte nuovamente in dialogo negli ampi spazi della Galleria Santo Ficara a Firenze.

Realizzata con la collaborazione degli artisti, che hanno curato ogni aspetto della rassegna, questa mostra comprende una selezione di oltre trenta opere realizzate a partire dalla metà degli anni Sessanta ad oggi, prestando particolare attenzione alle esperienze che rivelano, da parte di entrambi, come scrive Silvia Pegoraro nel suo saggio: “una profonda indagine sulla psicologia della forma, sui sistemi e sui principi scientifici della percezione e sulle reazioni ottenute attraverso determinati stimoli ottici. Altrettanto centrale, nel loro lavoro, è il concetto di “struttura”, indispensabile a un’arte fondata su principi tecnici e scientifici e su un metodo squisitamente progettuale, qual è stata l’Arte Programmata e Cinetica.

In occasione della mostra sarà edito da Cambi Editore il catalogo numero 61 della collana “Presenza in Galleria” contenente le immagini di tutte le opere esposte, un testo di Silvia Pegoraro e un’intervista a Edoardo Landi di Federico Sardella.